giovedì 5 gennaio 2012

MARRAKECH






Marrakech, con un milione e mezzo di abitanti, è una delle più affascinanti città del Marocco e, sicuramente, la più africana: grandi palmeti la circondano e vasti giardini si addossano alle sue mura rosse. Il rosso è il colore dominante: rossa la cinta di mura e i muri delle case, i tetti piatti, la medina e rosso il paesaggio circostante. Al centro di importanti vie di comunicazione, con il suo mercato che attira tuttora le popolazioni berbere, Marrakech è da sempre una delle più importanti città d'arte e di cultura del mondo islamico. Il cuore della città è la grande piazza Jemaa El Fna, con il mercato dove si acquista di tutto e ambulanti di ogni genere. A nord della piazza, un labirinto di souq e numerose moschee, tra cui quella Ali Ben Youssef, con la splendida medersa (scuola coranica) omonima, luogo di studi e di silenzi. A sud-ovest della piazza centrale si innalza il minareto del monumento simbolo della città, la moschea Koutoubia. Ancora più a sud, la zona della vecchia Kasbah, con alcuni dei più bei palazzi cittadini; accanto alla porta Bab Agnaou si entra nella necropoli dei Saaditi (fine XVI secolo), con mausolei decorati con piastrelle colorate (zellij).
(dal web)

***

La piazza Jāmiʿ el-Fnā, cuore della città con i suk e la medina alta.
Fin dall`antichità Djemaa el Fna fu luogo di festa per eccellenza, le carovane che partivano dall`India e attraversavano il Sahara finivano il loro interminabile vaggio proprio in questa piazza.Proseguendo la tradizione oggi Djemaa el Fna rimane il posto più indicato dove festeggiare, vendere e comperare...
...
 ...
 ...
 ...

***

...
...
Vicino alla piazza sorge la Moschea della Koutoubia il cui minareto fu edificato nel 1184-1199 e divenne il modello  per la torre di Hassan a Rabat.

***

...
La medersa di Ben Youssef (madrasa Ibn Yūsuf) è un ex Scuola Coranica.
Si svolge attorno ad una corte centrale e la costruzione comprende numerose stanzette per gli studenti che vi abitavano e vi studiavano il Corano. La costruzione risale al XIV secolo e venne fondata dal sultano Abū al-Hasan, della dinastia dei Merinidi, e venne quasi completamente ricostruita durante il periodo sa‘dide.
...
...


***

...
Attraverso l’antica porta Bab Agnaou si entra nella Kasbah, a vera e propria cittadella, fatta di intricate stradine e vicoli. E’ qui che si trovano i giardini Agdal dove i sultani hanno accolto per secoli dignitari e cerimonie, tra alberi da frutta ed ulivi secolari che si specchiano nell’acqua, e da qui  si giunge alle tombe Saadiane, a ridosso del muro dell'antica moschea.
...

***
...
In Marrahech al rosso si accompagna il verde dei giardini, dei palmeti, degli oliveti...
...
...
Verde dei giardini della Menara, che ci accompagna lungo il viale che conduce al padiglione,
circondato da una grande vasca d'acqua.
...
...
Verde del giardino Majorelle che si trova nella città nuova e prende il nome dall'artista francese Jacques Majorelle che scelse nel 1919 Marrakech come dimora. Qui si fece costruire una villa in stile liberty le cui pareti furono dipinte di un colore blu intenso che ancora oggi viene chiamato "blu Majorelle". Fu un gran collezionista di piante provenienti da tutto il mondo che circondarono, ben presto, la sua abitazione. Nel giardino ancora oggi possono essere ammirate piante di cactus, noci di cocco, banani, bambù, gelsomini e palme. Il giardino fu aperto al pubblico nel 1947. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1962, la villa fu acquistata da  Yves saint-Laurence e Pierre Bergé che, dopo un restauro, la riaprirono al pubblico.




testi liberamente tratti dal web


Nessun commento:

Posta un commento